Nuovo brevetto Apple per l'uso di NFC come mezzo di pagamento
La settimana scorsa è stata pubblicata una domanda di brevetto da Apple per l'utilizzo dell'NFC come "security element" in un telefono cellulare al fine di memorizzare dati di pagamenti ed effettuare pagamenti tramite mobile in completa sicurezza.
Non è la prima volta che si vocifera dell'integrazione dell'NFC nell'iPhone, e non è neanche la prima volta che viene pubblicato un brevetto depositato da Apple che contempli l'uso della tecnologia Near Field Communication in un telefono cellulare. Tuttavia, ad oggi nessun iPhone o iPad ha implementato l'NFC, nonostante esistano delle soluzioni per "aggiungercelo", come quella di Moneto.
Lo scopo principale che spinge ad integrare l'NFC in uno smartphone è quello di utilizzarlo come "elemento di sicurezza" per i pagamenti, al posto di codici o token forniti solitamente dalle banche, rendendo così i pagamenti tramite cellulare molto comodi, veloci, ma al contempo anche sicuri.
Google, a tal proposito, ha sviluppato l'Host Card Emulation, una piattaforma integrata in Android 4.4 KitKat che è in grado appunto di simulare una smartcard che viene utilizzata per i pagamenti in totale sicurezza.
Nel brevetto statunitense numero 20140019367, l'ultimo presentato da Apple, l'NFC viene usato per memorizzare i titolari di carte di credito e per avviare la transazione, la cui elaborazione verrebbe poi completata tramite Bluetooth o Wi-Fi. Lo stesso meccanismo può essere utilizzato per coupon, offerte o altre informazioni da memorizzare sul dispositivo del cliente.
Un "elemento di sicurezza", che si ritiene possa utilizzare la stessa tecnologia che utilizza l'NFC per i pagamenti sicuri è già incluso nell'iPhone 5S di Apple e viene utilizzata per memorizzare l'impronta digitale dell'utente per la sua funzione di verifica biometrica, recentemente introdotta, che prende il nome di TouchID.
Nel brevetto, come metodo per inviare i dati di pagamento tramite varie interfacce contactless senza compromettere i dati degli utenti, Apple prevede un sistema che utilizza un elemento sicuro per memorizzare i dati delle carte di pagamento. Questi dati possono poi essere inviati direttamente dall'elemento sicuro al terminale POS del commerciante tramite NFC o, in alternativa, l'NFC potrebbe essere usato solo per avviare una transazione.
In questo secondo caso, una volta che un primo collegamento viene stabilito tramite NFC, i dati delle carte di pagamento verrebbero inviati dall'elemento sicuro al processore applicativo e poi al terminale POS, via Wi-Fi o Bluetooth, in un formato crittografato.
Il vantaggio di questo approccio, afferma il brevetto, è che l'NFC stabilisce un collegamento sicuro rapidamente e comodamente in un punto di vendita, ma:
- "Le operazioni che includono l'invio di ulteriori dati tra il terminale POS e il dispositivo portatile, come ad esempio informazioni aggiuntive di pagamento, offerte promozionali, coupon e simili, possono durare per un certo lasso di tempo tempo, durante il quale il dispositivo portatile è mantenuto nella stessa posizione a pochi centimetri del terminale POS.
- Tenere o impostare il dispositivo vicino al terminale POS diventa scomodo per gli utenti, così che l'NFC diventa meno desiderabile per le operazioni più lunghe come quelle che prevedono il trasferimento di più dati di quelli utilizzati per il mero pagamento o che utilizzano più tempo di quanto utilizzato nel processo di realizzazione del collegamento NFC.
- Il collegamento NFC, che si verifica rapidamente, viene definito come un "bump" iniziale, in quanto i dispositivi possono toccarsi momentaneamente quando viene stabilita la connessione NFC.
Il sistema potrebbe anche essere usato per fare acquisti online, aggiunge Apple, così come in un ambiente di vendita al dettaglio offline, in collaborazione con partner.